L’immagine ha fatto il giro dei social che si sono trovati spaesati e terrorizzati. Ma tutto inizia con un utente che condivide la foto in cui sembra che ci siano diversi oggetti, gioielli e carte regalo che in realtà sembra essere molto difficile distinguere. Dopo pochi attimi la fotografia è diventata virale.
La sfida riguarda il riconoscere cosa ci sia esattamente nella foto, perché finora nessuno è stato in grado di riconoscere, in maniera esatta, gli oggetti che animano lo scatto. Secondo molti utenti questa immagine è in grado di rappresentare lo stato di grande confusione mentale che si palesa ad esempio quando qualcuno subisce un ictus, un’esperienza che mira a simulare questa precisa sensazione di inquietudine nello spettatore. Terrificante e confusionaria al tempo stesso, come spiega il primo utente che ha condiviso la foto su twitter.
Name one thing in this photo pic.twitter.com/zgyE9rL2XP
— dumbass ass idiot 𓅫 (ACAB) (@melip0ne) April 23, 2019
La rivista Live Scienze ha intervista lo psicologo McAndres, che ha spiegato che l’immagina, posta così, crea un certo grado di ambiguità che spaventa il nostro cervello dato che si rivela incapace di capire cosa siano quegli oggetti. Il medico Scholzman, di Harvard, invece parla di mancanza di familiarità nell’utente con la foto.
Come rivelato da queste pubblicazioni, la foto sarebbe stata creata da un algoritmo di intelligenza artificiale, una rete neurale che prende il nome di BigGan, addestrato per comporre foto uniche partendo da zero. L’ingegnere elettronico Shane non ha dubbi in merito.
This picture is designed to give the viewer the simulated experience of having a stroke. Everything looks hauntingly familiar but you just can’t quite recognize anything. This is terrifying. pic.twitter.com/IydQd1sMs3
— Wildez (@wildezofficial) April 24, 2019
L’algoritmo è capace di generare immagini diverse partendo da migliaia di foto in background. La cosa divertente è che quando incappa in mix del genere, nessuno è più capace di scoprire realmente di cosa si tratta. Vale la pena cimentarsi con la sfida che vi abbiamo proposto nell’immagine qui sopra per capire di cosa realmente si tratta, certo, però, non sarà molto facile. Provare per credere.