Se le storie di adozione sono, per definizione, molto commoventi, alcune sembrano evocare ancora di più la bontà dell’essere umano come nel caso di Cotinha e Gláucia.
Forse molti non sono consapevoli della triste realtà che centinaia di persone anziane o disabili vivono quotidianamente.
Come società, si tende ad abbandonare gli anziani, per lasciarli in case di cura o dare loro meno credito per le loro opinioni per il fatto di vederli come un peso, per non essere in grado di muoversi come quando erano più giovani.
Parte della vita di ogni persona è quella di affrontare e accettare la terza età ed è compito dei giovani stare accanto a chi non lo è più.
Quando era piccola, Cotinha e suo fratello furono investiti da un camion e sopravvisse Cotinha. L’ospedale ha cercato di trovare i suoi genitori, ma nessuno si è presentato e così è stata portata in un ospedale, dove è rimasta per 60 anni fino alla chiusura del luogo.
Cotinha, 70 anni, ha vissuto in un ospedale per gran parte della sua vita. Quando era piccola, lei e suo fratello erano stati travolti da un auto, ma lui non sopravvisse. I medici avevano cercato di trovare i suoi genitori, ma nessuno si presentò, fu abbandonata lì.
Così è stata trasferita in un altro ospedale dove è rimasta per 60 anni della sua vita, fino alla sua chiusura.
Fu in quel momento che incontrò Gláucia, che lavorava come cameriera. Hanno iniziato a parlare e si sono rese conto che andavano molto d’accordo. Cotinha non era felice nella nuova casa di cura in cui era stata trasferita e Gláucia pensò che avrebbe potuto e dovuto aiutarla.
Quindi decise di adottarla.
Nel 2017 hanno concluso il processo di adozione e Cotinha è diventata infine una specie di nonna per la sua nuova amica e tutrice.
Adesso vive in compagnia, sapendo che qualcuno la amerà senza chiedere nulla in cambio.
Glaucia sa che un atto d’amore non è sempre sufficiente e che occuparsi di un adulto non è cosa facile, ma fa tutto il possibile per mantenere Cotinha felice fino ai suoi ultimi giorni.
[Credit: Youtube/Inspire Fundo]