Dopo aver perduto il suo cane non aveva idea che lo avrebbe ritrovato a distanza di tre anni e a quasi 2.000 chilometri di distanza!
Smarrire un animale è qualcosa di straziante, specialmente per quelle persone che non riescono a comprendere come una situazione del genere possa essersi verificata. Una vicenda di questo tipo era accaduta diversi anni fa ad una famiglia del Texas, che ha potuto assistere inerme alla scomparsa del loro cane.
Questo animale domestico era inaspettatamente fuggito di casa, senza lasciare alcuna traccia di sé, ma è miracolosamente ricomparsa diversi anni dopo, terribilmente lontano da casa. Questo cane si chiama Daisy è la sua proprietaria, Katrina Skelton e suo marito Mark l’avevano adottata quando aveva appena 12 settimane di vita.
Per 4 anni Daisy ha vissuto felice con loro, dimostrandosi un cane affettuoso e dolce, ma nel 2019, improvvisamente, è scomparsa da un giorno all’altro. Ovviamente la sua famiglia l’ha cercata a lungo, in ogni modo possibile, ma sembrava che Daisy avesse nascosto le sue tracce, come se non volesse essere ritrovata.
Anche molti mesi dopo la sua scomparsa i suoi padroni continuavano a cercarla, contattando i rifugi della zona e pubblicando annunci di ogni tipo. Tre anni dopo quel triste evento, improvvisamente una telefonata ha riacceso le speranze di questa famiglia.
Daisy infatti era stata ritrovata e riconosciuta, tramite microchip, da una donna di nome Tiffany Clay. Questa signora viveva nell’Indiana, a circa 1.900 chilometri dalla casa di Katrina.
Quando Tiffany ha incontrato Daisy, il cane stava girovagando nel suo cortile. La donna ha visto che si trattava di un animale docile ed ha voluto portarla dal veterinario per accertarne la proprietà.
In questo modo è stato possibile scoprire i dati della famiglia di Daisy e questi, dopo 17 ore di viaggio, hanno finalmente potuto ritrovare il loro adorato cane. Ritrovarsi è stato fantastico tanto per Daisy quanto per la sua famiglia e il ritorno a casa di questa cucciolona è stato festeggiato in grande stile.
Questa vicenda dimostra quanto sia importante impiantare dei microchip nei propri animali, dato che senza simili elementi sarebbe stato assolutamente impossibile rintracciare Daisy e non c’è miglior modo per dimostrare ad un animale di volergli bene, se non quello di renderlo “riconoscibile” ovunque vada.