Miliardi di persone ogni giorno si recano a lavoro, svolgendo i loro mestieri in ogni possibile settore. Tante persone lo fanno esclusivamente per necessità mentre altre, invece, hanno la fortuna di amare incondizionatamente il proprio lavoro.
Tuttavia, a prescindere da ogni cosa, lavorare dovrebbe avere dei riscontri pratici e quindi ogni professione dovrebbe essere pagata in modo adeguato. Sfortunatamente trovare un lavoro correttamente retribuito sembra essere raro come trovare una mosca bianca.
Tante persone fanno sforzi sovrumani per riuscire ad attirare le attenzioni dei loro responsabili, aspirando ad una possibile promozione e ad un aumento di stipendio. Il protagonista di questa storia era proprio tra questi.
L’uomo lavorava per la stessa azienda da 3 anni, e in questo lasso di tempo si era sempre comportato nel migliore dei modi, eseguendo anche più del lavoro richiesto. In questo periodo questo individuo non aveva mai ricevuto alcuna gratifica, né uno scatto di carriera, così, ha deciso di farne lui stesso richiesta.
All’epoca quest’uomo guadagnava circa 56.000 euro all’anno e lui voleva ottenere un piccolo aumento, come riconoscimento del suo lavoro. Tuttavia, le sue aspettative sono state amaramente deluse, dato che la sua richiesta è stata rifiutata categoricamente.
Così, dopo il rifiuto, quest’uomo ha deciso di rassegnare le dimissioni, anche in prospettiva di una offerta ricevuta da un’altra azienda, che gli aveva proposto un contratto con uno stipendio molto più elevato. Appena il dipendente ha comunicato alla sua azienda l’intenzione di lasciare il suo lavoro, la reazione di quest’ultima è stata immediata.
I suoi datori di lavoro hanno impiegato appena 10 minuti per offrirgli un cospicuo aumento di stipendio, più un bonus da 30.000 euro. La somma totale ammontava a circa 100.000 euro, che equivaleva alla proposta ricevuta dall’azienda concorrente.
I suoi datori di lavoro erano certi che quell’offerta ghiotta lo avrebbe fatto restare sotto il loro “giogo”, ma il dipendente ha rifiutato formalmente la proposta, preferendo spostare le sue ambizioni professionali ad un’azienda diversa, capace di riconoscere in anticipo il valore dei propri dipendenti.
Andandosene l’uomo ha rivelato ai dirigenti che se il loro comportamento fosse stato diverso, sarebbe rimasto ben volentieri a lavorare per loro, ma purtroppo, con quell’atteggiamento di superiorità, hanno semplicemente perso un membro davvero valido del loro team.