Molte persone sono convinte che diventare madri sia un ostacolo per la carriera di molte donne e che questa condizione sia spesso un vero e proprio “fermo” alla loro vita professionale. Questo, in realtà, è del tutto errato e secondo alcune ricerche è ben altro il fattore che influenza maggiormente la vita professionale femminile.
Secondo un sondaggio fatto dalla Harvard Business School, i principali ostacoli per la carriera di una donna sono i rispettivi uomini. Questa indagine è stata realizzata in un periodo di circa 20 anni dalle ricercatrici Robin J. Ely, Pamela Stone e Colleen Ammerman.
Queste donne hanno monitorato con attenzione la vita di diverse donne, esaminando la loro vita professionale e lo sviluppo di conflitti nati tra il lavoro e la famiglia. Le donne esaminate rientrano in una fascia d’età compresa tra i 26 e i 67 anni, ed analizzano tre diverse generazioni.
Secondo le analisi ottenute le donne che sono meno soddisfatte sul lavoro sono proprio quelle che vivono una situazione conflittuale nella propria vita familiare. I problemi principali, quindi, non erano legati a dispute tra colleghi o insoddisfazioni professionali, ma proprio alla scarsa collaborazione dei partner.
Nei casi esaminati, era principalmente il lavoro dell’uomo a creare problemi alla donna, ostacolando la sua crescita professionale e gli eventuali avanzamenti di carriera. Per molte professioniste diventate madri, infatti, la scarsa collaborazione del partner le costringeva a mettere da parte la carriera, per dare la priorità alla famiglia.
Nella maggior parte dei casi, infatti, erano le donne a rinunciare al proprio percorso professionale per prendersi cura dei figli, mentre gli uomini continuavano imperterriti il loro lavoro.
Dopo aver elaborato e divulgato i risultati di questa analisi, le ricercatrici consigliano a tutte le donne di trasformare il proprio compagno in un vero partner, dividendo con lui in modo equo tutte le responsabilità e le necessità familiari, senza quindi dover compromettere costantemente il proprio percorso lavorativo e la propria crescita professionale.