Ama il suo cane come un figlio e pretende gli stessi diritti di qualunque altra mamma.
Alcune persone ritengono che i propri animali domestici siano dei membri effettivi della propria famiglia. In tanti trattano come dei bambini il proprio cane o il gatto, ma nel caso di Mary Rose Madigan, l’amore per il proprio cucciolo ha superato determinate barriere.
Questa ragazza australiana si è letteralmente innamorata del suo cucciolotto, dopo averlo adottato, e questo legame ha risvegliato in lei istinti materni che non si erano mai manifestati.
Il piccolo cane, un chihuahua di nome Frank si è trasformato in pochissimo tempo nel figlio adottivo di Mary Rose. I due trascorrono quasi tutto il tempo insieme e la sua padrona è davvero felice di poter vivere la sua vita rimanendo accanto al suo adorato cucciolo.
Tuttavia, c’è qualcosa che ha fatto scattare una certa gelosia in Mary Rose, e il tutto è dovuto alle agevolazioni delle sue coetanee mamme.
A quanto pare, le donne con dei figli hanno diritto ad orari flessibili a lavoro oppure possono persino sfruttare lo smart working, lavorando comodamente da casa.
Questi e altri benefici hanno fatto irritare molto Mary Rose, e la donna ha deciso di sfogare la sua angoscia, in modo molto singolare.
Questa donna australiana ha preteso di poter avere gli stessi diritti delle sue colleghe mamme, dato che la sua vita ruota attorno a Frank, proprio come se fosse un bambino.
La donna, in effetti, ha iscritto il cucciolo ad un asilo nido, per evitare che la sua assenza potesse scatenare in lui la sindrome da abbandono. Il pagamento dell’asilo costa a Mary Rose ben 41 dollari al giorno e alla fine del mese la cifra diventa veramente elevata.
Mary Rose ha fatto una richiesta formale ai suoi datori di lavoro, ma attualmente non ha ottenuto alcuna risposta e secondo la maggior parte del popolo virtuale, questa non sarà sicuramente positiva.
La giovane donna ha sfogato parte della sua frustrazione sui social, trovando anche un certo supporto da parte di coloro che vivono una situazione simile alla sua.
Altri però si sono rivelati decisamente in disaccordo con questa amante degli animali e ritengono che prendersi cura di un cane non sia neppure minimamente paragonabile a prendersi cura di un bambino e che pertanto, non può generare diritti di alcun tipo nei confronti dei loro proprietari.