Perché molti animali hanno la terza palpebra e l’uomo no?
La maggior parte degli esseri viventi ha la terza palpebra che si chiama membrana nittitante o palpebra tertia. Questa palpebra si trova dietro le altre due palpebre è può essere vista ad occhio nudo se si osservano da vicino.
Molti animali possiedono questa membrana, come ad esempio i cani ed i gatti, ma anche molti anfibi, pesci, rettili, e mammiferi, fatta eccezione però dei primati e naturalmente degli umani.
Per vederla basta prestare un po’ di attenzione ai nostri amici a quattro zampe, è molto facile notarla perché è molto in evidenza quando l’animale compie determinate azioni o semplicemente sbadiglia.
Questa particolare palpebra, di cui noi non siamo dotati, ha una funzione protettiva per la cornea e contribuisce anche a mantenere umidi e puliti i bulbi oculari.
Una delle particolarità più interessanti di questa palpebra è che è trasparente, il che significa che nonostante ricopra l’occhio permetta di vedere parzialmente. Quindi questa terza palpebra riesce a proteggere, lubrificare e permette allo stesso tempo di poter mantenere la visibilità.
La membrana ha un movimento orizzontale e la struttura varia a seconda della specie e dell’habitat in cui si trova, consentendo di adattarsi nel miglior modo possibile. Hanno inoltre il compito di aiutare le altre palpebre, eliminando detriti ed inumidendo uniformemente gli occhi.
Questa membrana risulta essere molto importante per la fauna selvatica, perché esposti maggiormente agli ostacoli naturali, ed anche per i pesci perché separa gli occhi dal contatto diretto con l’acqua, mantenendo però sempre costante la visuale.
L’uomo, come abbiamo accennato prima, non è dotato di questa terza palpebra, i piccoli rigonfiamenti che si hanno nella parte interna degli occhi sono l’unica cosa che resta all’uomo dall’evoluzione.
Questi si chiamano Plica Semilunaris ed hanno il compito di dirottare le lacrime nella cavità nasale, in modo tale da essere espulse dal naso senza sovraccaricare gli occhi.
Il motivo principale per cui l’uomo non possiede questa terza palpebra, è dovuto al fatto che per natura tende ad esplorare il mondo con il tatto ed in minor modo con la vista, a differenza del mondo animale che invece predilige il contatto con gli occhi.
Proprio per questo motivo, gli occhi dell’uomo non hanno l’esigenza di essere ulteriormente tutelati o protetti.