La lettera “g” è una delle più usate di tutto il nostro alfabeto, ma molto spesso le operazioni meccaniche rendono il nostro cervello abituato di fronte a certe forme e questo fa sì che a un certo punto non siamo più in grado di riconoscere cose che diamo per scontate. È quanto hanno scoperto i medici della Johns Hopkins University: la maggior parte delle persone non riesce a riconoscere al primo impatto questa lettera e la scambia per due piccole “o” sovrapposte, una sopra l’altra.
Ed è proprio per questo che oggi siamo qui per proporti una sfida che è già molto virale in ogni angolo del web e che con molta probabilità continuerà ad esserlo per molto tempo. I ricercatori hanno stabilito un campione di 38 soggetti e gli hanno chiesto di elencare quante lettere sono in due versioni minuscole. Solo due di queste menzionavano la lettera “g” corretta e solo una era in grado di disegnare entrambe le versioni che aveva visto sui giornali, sui romanzi e in letteratura in generale.
In un altro test, è stato chiesto ai partecipanti di leggere un paragrafo e di pronunciare le parole che contenevano la lettera “g”. Ma quando è stato chiesto di scrivere un messaggio, circa la metà dei concorrenti ha scritto la versione che tutti usiamo. E chi ha usato l’altra ha commesso un errore, tranne una.
Ciò dimostra che non sempre basta vedere le cose con grande frequenza per impararle del tutto. Gli esperti ci dicono che, nell’immagine che vi mostriamo la “g” corretta è la 3. Nelle scuole viene insegnato solo un modo corretto per scriverla, noto come opentail, orientato a sinistra e che ha il tratto che volge verso il basso, “aperto”. Il looptail non è molto noto ed è orientato a sinistra, con il serif chiuso.
A volte anche qui è possibile imparare cose di non poco conto.