L’autista di uno scuolabus aiuta un bambino di 4 anni in difficoltà.
Il primo giorno di scuola è un giorno ricco di emozioni e difficilmente questo passa inosservato, nella nostra vita. L’eccitazione, l’ansia, la gioia, che si possono provare rendono l’esperienza ancora più indimenticabile.
L’insieme di tutte queste emozioni però potrebbero anche diventare un carico troppo grande soprattutto per i più piccoli, a maggior ragione se non hanno fratelli più grandi che possano calmarli o amici con cui condividere il proprio carico emotivo.
Uno dei giorni più belli e significativi nella vita di un bambino, potrebbe trasformarsi così in un vero e proprio incubo. È proprio quello che stava succedendo al piccolo Axel Johnson, un bambino di 4 anni che vive ad Augusta, nel Wisconsin.
La madre di Axel lo ha visto emozionato per il suo primo giorno di scuola, ed è stato tranquillissimo per tutto il tempo che era a casa a prepararsi ed anche durante la colazione. Non appena però il bambino si è messo davanti casa per aspettare lo scuolabus, un po’ di agitazione ha iniziato a farsi vedere.
Quando il bambino è salito sullo scuolabus, la madre ha notato subito che il piccolo era intimidito e stranamente silenzioso. Il bambino, dopo essersi seduto, ha guardato la madre e tutte le sue preoccupazioni sono venute fuori in un pianto liberatorio.
A quel punto, l’autista dell’autobus Isabel Lane, che ha assistito a tutta la scena, ha invitato il bambino a sedersi sul sedile dietro di lei. Axel ha accettato di buon grado il suo invito e dopo aver cambiato posto ha visto Isabel allungare la mano verso la sua, per afferrarla.
L’autista, oltre a tenergli la mano, lo ha incoraggiato a stare tranquillo con parole confortanti ed il bambino è riuscito ad affrontare con più serenità l’ansia del primo giorno di scuola.
Dopo questa vicenda il bambino non solo è riuscito a tranquillizzarsi ma anche ad andare a scuola nei giorni a seguire con felicità, aspettando con emozione l’arrivo dello scuolabus davanti casa.
La giovane ragazza, non solo ha avuto la prontezza di intervenire, nonostante non fosse un suo compito, e grazie alla straordinaria empatia anche ad aiutare un piccolo bambino in uno dei giorni che segneranno la sua vita per sempre.
