Perché i corvi sono animali incredibilmente intelligenti, nonostante le dimensioni ridotte del loro cervello?
Questa domanda ha acceso le curiosità di milioni di persone, nel corso degli anni, e oggi vogliamo darvi una spiegazione scientifica di questo “fenomeno”, così da dissipare tutti i vostri dubbi in merito.
I corvi sono considerati tra gli animali più intelligenti presenti sul pianeta. Questi volatili riescono a risolvere problemi complessi e persino a pianificare strategie degne di nota.
Nel corso dei secoli il loro aspetto e le loro abitudini alimentari li hanno associati a situazioni nefaste, ma in realtà si dovrebbe solamente apprezzare questo campione dei cieli. I corvi sono presenti in tutto il mondo e riescono a sopravvivere in molti modi, nutrendosi di qualunque cosa capiti alla loro portata.
Questi animali sono capaci di sfruttare degli strumenti per procurarsi il cibo, e non esitano ad adoperare ramoscelli, oggetti metallici o fili per riuscire a raggiungere punti altrimenti inaccessibili.
Anche le loro capacità mnemoniche sono davvero encomiabili. Secondo diversi esperimenti, la loro capacità cognitiva e paragonabile a quella dei gorilla e sono dotati di autoconsapevolezza proprio come un essere umano.
Sono stati fatti molti esperimenti scientifici per valutare le loro capacità e tutti hanno dato sempre risultati eccellenti. Secondo una di queste ricerche i corvi possiedono dai 200 ai 300 milioni di neuroni in ogni emisfero del cervello.
Gli altri volatili non si avvicinano neppure lontanamente alle loro capacità. I dati indagati dimostrano che i corvi hanno subito un’evoluzione, nel corso dei millenni e che, probabilmente, queste mutazioni continueranno a crescere nel corso dei secoli.
Il loro cervello, tuttavia, è particolarmente piccolo. La dimensione media del cervello del corvo è di circa 2,5 centimetri. Tuttavia, ciò che conta non è tanto la grandezza dello stesso, quanto la proporzione con il resto del corpo.
Pertanto, in base alla stazza media di un corvo, il loro cervello è proporzionato a quello di un primate.