Una dipendente di un ristorante di San Antonio ha ricevuto una splendida ricompensa, per i suoi atti di gentilezza verso i clienti.
La storia che vogliamo raccontarvi è un vero esempio di empatia e cortesia verso il prossimo. Una donna di nome Stella Magano ne è stata inconsapevolmente la protagonista.
Questa signora lavora come vicedirettrice nel ristorante Long John Silver e tutto quello che ha fatto è stato mantenere un comportamento corretto, gentile e disponibile verso i clienti del suo locale.
Ciò che è accaduto a Stella è merito di Craig Paulk, un cliente abituale del locale. L’uomo aveva terminato di mangiare un pasto in questo ristorante e aveva accidentalmente gettato nei bidoni di spazzatura la sua protesi parziale.
Dopo aver compreso l’accaduto si è immediatamente rivolto a Stella, cercando di recuperare la sua protesi. Quando la Magano ha saputo dei bisogni del suo cliente, è intervenuta, impedendo all’uomo di frugare nella spazzatura, ma è stata lei a prendere il suo posto.
Dopo aver indossato dei guanti la vicedirettrice ha cominciato a setacciare i sacchi dell’immondizia, fino a trovare la protesi smarrita da Craig. Quest’uomo è stato incredibilmente grato a quella signora, per avergli risparmiato la fatica di dover fare una nuova protesi.
Per ringraziare la donna del suo gesto gentile, Craig si è ripresentato al suo ristorante, offrendole una ricompensa di 1.000 dollari.
Malissa non riusciva a credere ai suoi occhi, e per un momento è stata tentata di rifiutare quel denaro, dato che lei aveva solamente svolto al meglio il suo compito.
Tuttavia, vista l’insistenza di Craig, ha accettato quei soldi ed ha ringraziato l’uomo che, con quel suo gesto premuroso, le aveva fatto comprendere di essere una lavoratrice attenta e affidabile.
Atti di gentilezza del genere meritano di essere condivisi e la storia di Malissa dovrebbe fungere di esempio a quante più persone possibili, invitandole a mostrarsi gentili verso il prossimo, anche se non bisogna necessariamente aspettarsi una ricompensa per averlo fatto.
