L’ex paziente torna come medico all’ospedale dove è stata curata dalla leucemia, per salvare le persone malate [VIDEO]

Marina Aguiar è una ragazza che si è trovata di fronte ad un grandissimo ostacolo, dovendo affrontare nel 2006 fa una leucemia. La giovane non solo è riuscita a vincere questa malattia, ma ha deciso di seguire il percorso di studi adeguato per poter diventare un medico a Goiânia, nello stesso ospedale in cui era stata curata.

I sintomi della malattia di Marina si cominciarono a presentare poco dopo essere stata approvata all’esame di ammissione per la facoltà di odontoiatria. Tutto era cominciato con dei dolori alle gambe e in seguito questi si sono diffusi in varie aree del corpo, con un aumento della stanchezza ed un maggiore pallore della pelle.

La ragazza ha deciso di indagare sulle cause del suo malessere e dopo quattro mesi di analisi le è stata diagnosticata una leucemia linfocitica acuta. Questa colpisce le aree di difesa dell’organismo e da quel momento la ragazza ha iniziato il suo percorso per combattere questa malattia. Marina si è sottoposta alla chemioterapia, che tuttavia non è risultata efficace e l’ultima speranza per la ragazza era un trapianto di midollo osseo.

Anche il tentativo di attivare una campagna per la ricerca di una persona compatibile non ha dato alcun frutto, e per cercare di salvare la loro bambina i genitori hanno attuato una scelta disperata. La madre, infatti, con l’inseminazione artificiale ha provato a generare un nuovo bambino, nella speranza che fosse compatibile con la figlia.

La donna è rimasta incinta di due gemelli, ma anche questi sono risultati inadatti a donare il midollo osseo alla sorella. Così, Marina è tornata a sottoporsi alla chemioterapia, e nel frattempo ha cambiato corso di studi, dedicandosi a medicina. La ragazza voleva specializzarsi in ematologia, la branca che si occupa proprio di malattie del sangue come la leucemia.

Dopo un po’ di tempo, tuttavia, un test di valutazione ha evidenziato la scomparsa delle cellule tumorali dal suo corpo. Quella giornata è stata indimenticabile per la sua famiglia. A dispetto dei pronostici e nonostante la mancanza di un trapianto, le terapie avevano dato i loro frutti ed eliminato il male dal suo corpo. Sei anni dopo la ragazza ha conseguito la laurea in medicina ed in seguito ha iniziato la specializzazione, come aveva preventivato.

La giovane ha trascorso un anno a studiare il trapianto di midollo osseo presso il National Cancer Institute di Rio de Janeiro, con lo scopo di salvare quante più vite possibili, tra coloro che sono colpiti dalla sua stessa malattia. La giovane ha condiviso la sua storia nella speranza di sensibilizzare quante più persone possibili e invitarle a farsi avanti per diventare donatori di midollo osseo, così da salvare anche loro le vite di tantissimi ammalati.

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