Vuole avere la possibilità di pescare tutte le volte che lo desidera, così costruisce una casa su uno stagno, con un foro nel soggiorno. Tante persone hanno un hobby che arricchisce la propria vita, e molti sono disposti a fare di tutto per avere la possibilità di praticarli ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Per Paul Phillips, la maggiore soddisfazione della vita era potersi dedicare alla pesca e questo imprenditore dell’Oklahoma ha fatto tutto ciò che era in suo potere per assecondare i suoi desideri.
Paul è un appaltatore e nel corso degli anni ha realizzato da zero centinaia di case. Così, quando ha voluto costruire la casa dei suoi sogni, non ha esitato ad assecondare il suo hobby, così da poter pescare comodamente seduto in casa, durante qualunque momento della giornata.
Paul aveva un lago in cui andava regolarmente a pescare, il lago Oologah, tuttavia un giorno in questo luogo è stata vietata la pesca, così l’imprenditore ha dovuto escogitare un sistema diverso per praticare il suo hobby.
Questo evento è stato l’incipit che ha dato il via alla sua idea di realizzare una casa dotata di “area per la pesca”. Dopo aver acquistato un lotto di terra e avervi creato all’interno il suo stagno personale, sono iniziati i lavori di edificazione.
La realizzazione di questa casa è stata piuttosto complessa, dato che è stato necessario risolvere diverse magagne legate alla costruzione su una superficie d’acqua. Tuttavia, con molto ingegno è stato possibile risolvere tutti i problemi logistici e la sua abitazione si è rivelata veramente spettacolare.
Paul ha costruito una casa di oltre 170 metri quadrati e proprio al centro del suo soggiorno ha fatto installare un foro apribile, che gli consente di pescare nel suo stagno privato.
Questo signore ha saputo dimostrare la più totale dedizione al suo hobby e probabilmente, una volta che sarà andato in pensione, potrà praticarlo in tutta tranquillità mentre si trova nella sua stessa casa, senza più correre il rischio che qualcuno gli dica che “la pesca è stata vietata”.
