Da qualche tempo, ormai, si è diffusa una grande e accesa polemica tra ristoratori e influencer, che tendono a valutare, criticare e stimare i piatti di ristoranti di tutto il mondo. La polemica maggiore che avviene tra queste due categorie è legata al fatto che gli influencer sostengono di dover ricevere cibo gratis, in cambio di menzioni e valutazioni sulle loro piattaforme social.
Gli chef e i ristoratori sconvolti da questo atteggiamento sono davvero molteplici ma nonostante il loro disappunto sono innumerevoli i creatori di contenuti mediatici che difendono questa opinione. Una di queste si chiama Marta Maria ed è tramite i social che ha voluto diffondere il suo messaggio, dopo aver rifiutato di ricevere del cibo gratis dallo chef messicano Édgar Núñez.
La ragazza ha sfruttato il suo profilo di TikTok per far esplodere le sue accuse contro lo chef, che le ha rifiutato un pasto gratuito in cambio di una sua valutazione online. Secondo la ragazza, ci sono tanti ristoranti che pagano somme molto cospicue agli influencer, per mangiare nei loro locali e fargli pubblicità.
La ragazza si ostina a difendere la sua posizione, dato che al giorno d’oggi, con le pubblicazioni sui social media, si ottiene molta più visibilità rispetto a quella di radio e televisione.
Lo chef messicano, tuttavia, ha reagito contro l’influencer, accusandola di voler semplicemente approfittare della sua posizione e di quello che ritiene “il suo mestiere”, per ottenere gratuitamente beni per cui ovviamente è necessario pagare. Núñez sostiene che quello di influencer non è un vero lavoro ed ha consigliato alla giovane e a quelli che seguono il suo esempio di “continuare a ballare”, piuttosto che trasformarsi in critici culinari.
Non è la prima volta che questo chef si scaglia contro influencer che tentano di sfruttare il loro pubblico sui social, per mangiare gratis nel suo ristorante, ma la posizione di Édgar Núñez rimane sempre la stessa e non ha alcuna intenzione di modificarla per quelli che lui stesso definisce degli “scrocconi internazionali”.