Perché c’è solo carta igienica bianca?

Oggi parleremo della carta igienica, e ci porremo una domanda che si sono posti in molti e non ha mai avuto una risposta definitiva. Perché la carta igienica esiste solo bianca? Effettivamente la risposta ha un fondamento storico, e riguarda l’origine della carta igienica.

La carta igienica è composta da fibre di cellulosa che provengono direttamente da alberi o da carta riciclata. Queste fibre vengono mescolate con acqua per formare una polpa, che viene sbiancata con perossido di idrogeno o cloro . Questo processo di sbiancamento non è solo per ragioni estetiche, ma aiuta anche ad ammorbidire la carta, che è un attributo del prodotto che le persone apprezzano molto.

Ma non è sempre stato così. Chi è un po’ più datato, ricorderà che prima la carta igienica la si trovava in diversi colori, soprattutto negli anni ‘50, una pratica che poi è stata progressivamente abbandonata, per diverse ragioni. Una più di tutte è che si riteneva che i coloranti nella carta igienica potessero causare allergie o reazioni cutanee. Inoltre, dal punto di vista del marketing, il colore bianco da un senso maggiore di pulizia e di igiene, cosa che sicuramente è considerata fondamentale, dato che la carta igienica serve per pulirsi.

Chi si pulirebbe con qualcosa che può sembrare non pulito?
L’abbandono della carta colorata ha anche ragioni economiche alle sue spalle. La colorazione della carta, infatti, è una procedura molto costosa, e quindi l’industria della carta igienica ha pensato bene di cogliere la palla al balzo ed eliminare la colorazione.

Questo è il motivo per cui oggi troviamo carta igienica esclusivamente bianca, anche se nel tempo sono state molte le tecniche che ne hanno migliorato la qualità e la consistenza del materiale, rendendolo più spesso, grazie al multistrato, e anche molto più morbido. Speriamo di aver soddisfatto la vostra insaziabile curiosità!

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