Il prosciutto crudo è uno degli alimenti tipici del nostro Paese, ma ne conosciamo i reali effetti sul nostro corpo? Perché fa venire sete a chi lo consuma? Ci avete mai pensato?
Innanzitutto dobbiamo dire che contiene alte percentuali di sale, infatti la stagionatura del prosciutto, e la sua preparazione, viene realizzata con alte percentuale di sale, sotto cui il prosciutto deve restare per oltre 40 giorni, perché una volta seccatosi elimina l’acqua presente nella carne.
E quando la quantità di sodio contenuta nel sale è molto alta, allora il nostro cervello riceve l’impulso della sete, in modo da poter diluire le scorte di sale che assume nel sangue e ripulire in un certo senso i reni e il fegato. Ecco perché i cibi salati fanno venire sete, e non solo il nostro amato crudo.
Diciamo che la salinità di un crudo dipende proprio dalla stagionatura, e meno il prodotto è salato più sarà fresco, e saporito. Diciamo che è importante tenere i livelli di sodio moderati nel nostro organismo, senza troppo abusare.
Se non vogliamo incappare in questo problema possiamo:
scegliere un prodotto poco stagionato, un prosciutto più dolce, infatti risulta meno salato e in un certo senso più sano.
Possiamo abbinarlo alla frutta, infatti, specie in estate, prosciutto e melone è una delle cose che preferiamo consumare sulle nostre tavole. La dolcezza del melone sfianca la sapidità del prosciutto, che si abbina a tanti altri tipi di frutta come pesche, noci, avocado, kiwi e via dicendo.
Abbinare l’insaccato a pane o pizza, una bella piadina anche è il top in tali occasioni. Infatti il binomia tenderà anche in questo caso ad ammortizzare il salato del crudo, favorendo una sua più intensa e profonda degustazione.
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