Kevin e George Tindale sono due pescatori che hanno vissuto una situazione insolita, guadagnando molta notorietà sui social. Questi due uomini si occupano di recuperare oggetti da laghi e fiumi. Per svolgere questa attività, i due pescatori, sfruttano degli appositi magneti, ed è tramite questi oggetti che riescono a riportare alla luce tutto ciò che per anni è rimasto nascosto.
Ovviamente la speranza di questi due uomini è quello di riuscire a trovare dei veri e propri tesori, che li rendano milionari. I due sono padre e figlio ed è stato proprio il giovane 15enne a trascinare il padre in questa avventura.
La vicenda che li ha visti protagonisti è accaduta sul fiume Witham e proprio in questo luogo hanno trovato un oggetto che li ha lasciati completamente a bocca aperta. Grazie alla pesca magnetica i due sono riusciti a recuperare un misterioso oggetto, riportandolo dopo chissà quanto tempo in superficie.
Si è scoperto che questa era una cassaforte e ovviamente i due uomini hanno cercato di aprirla, per tentare di riportare alla luce ciò che si celava al suo interno. Dopo vari sforzi sono riusciti ad aprire lo sportello ed hanno scoperto che al suo interno erano celati ben 2.500 dollari australiani (che corrispondono all’incirca a 1.700 euro) e diverse carte di credito.
Grazie a queste è stato possibile risalire a Rob Everett, il proprietario della cassaforte. Kevin e George hanno deciso di non tenere il denaro e di rintracciare il proprietario per restituirgli il tutto. Dopo essere riusciti a contattare Everett hanno scoperto che questo era un uomo d’affari, a capo di una società di gestione patrimoniale.
Quest’ultimo ha ritenuto incredibilmente onesta l’azione compiuta dai due pescatori ed ha apprezzato molto che abbiano cercato di ridargli ciò che gli apparteneva. Così, per ricompensarli, ha offerto loro uno stage nella sua azienda, viste le loro eccellenti capacità matematiche e di calcolo.
Leggi anche: Un giovane ha trovato uno zaino con dentro 4.600 dollari e lo ha restituito. Erano soldi per pagare gli stipendi.