La psicologia del colore è una branca molto in voga e si impegna ad analizzare gli effetti che alcuni colori esercitano sulla nostra percezione e sul nostro comportamento. Sebbene si tratta di un campo che è stato ancora molto approfondito, i colori sono un elemento che viene ben preso in considerazione in tanti campi, come il design, l’architettura, la pubblicità e molto altro. Al contempo, anche la popolazione fa costantemente affidamento ai colori quando decide di acquistare un prodotto in particolare. Ognuno ne ha uno preferito, che varia da persona a persona e soprattutto, ci consente di stimolare alcune zone del cervello più di altre.
Siamo sempre influenzati dalla tenuta cromatica di qualcosa che indossiamo, mangiamo e via discorrendo.
Uno degli scienziati che più si è interessato a questo settore è Eva Heller, autrice del librio Psicologia del colore, che studia proprio questo aspetto. Il libro parla di alcune cose molto interessanti. E per questo è possibile stabilire una geografia dalle emozioni che questi ci rilasciano giorno dopo giorno:
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Blu: Si tratta di un colore che ci stimola elementi positivi, e che ci ispira amore, fiducia, amicizia, onestà.
Rosso: associato sempre alla passione, alla forza, alla rivoluzione, ma anche ai sentimenti estremi. Inoltre rappresenta e incarna, in tutto e per tutto l’amore.
Giallo: è il colore della luce, e che ci trasmette gioia, positività, ottimismo. È ciò che ci lega però anche ad emozioni negative, come invidia, gelosia, sfiducia.
Verde: il verde è legato alla natura, alla speranza, al desiderio. Alla tranquillità, in questo caso come il blu.
Nero: il nero è sempre associato alla morte, o comunque alla moda più raffinata che indaga la sfera dell’ignoto e dello sconosciuto.
Bianco: il bianco incarna perfettamente la purezza e l’innocenza, sebbene in certe culture, diverse da quella occidentale, sia associato alla morte.