Ti sei mai chiesto perché i pesci nuotano in gruppo?

Curiosità sul mondo della natura: Perché i pesci nuotano in gruppo?

Al mondo esistono innumerevoli specie marine. Gli abitanti dei nostri mari sono di tantissimi tipi differenti, ma di certo i più famosi sono proprio i pesci. Queste creature hanno forme e dimensioni molto diverse tra loro.

Ecco perchè i pesci nuotano in banchi
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Esistono pesci grandi quando la capocchia di uno spillo ed altri che invece superano le dimensioni di un’automobile. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è facile notare che i pesci mettono in pratica una particolare abitudine: il nuoto in gruppo.

Alcuni studiosi della John Hopkins University hanno voluto esaminare la questione per comprendere i motivi che spingono questi animali a questa pratica. Il team in questione ha fatto ricerche per un lungo periodo di tempo e le scoperte che hanno elaborato sono davvero significative.

Gli esperti hanno constatato che i pesci emettono una “firma acustica” quando nuotano in branco. Questo “suono” si manifesta grazie ai movimenti delle pinne caudali degli animali, una volta che sono perfettamente sincronizzati tra loro.

Tale rumore riduce il rumore complessivo prodotto dagli animali, riducendo quindi la possibilità che vengano individuati dai predatori. Muoversi in compagnia inoltre fornisce loro degli ulteriori vantaggi.

Uno di questi è una maggiore efficienza energetica. Il movimento in gruppo riduce la necessità di adoperare significativi livelli di energia per spostarsi, dato che il movimento del branco fornisce uno sprint extra.

Ecco il motivo per cui i pesci nuotano i banco
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Ovviamente muoversi in gruppi numerosi è anche un sistema efficace per contrastare gli attacchi dei predatori. Questi, infatti, potrebbero essere scoraggiati dall’attaccare un gruppo compatto, preferendo spostare le proprie attenzioni verso prede più semplici da catturare.

Gli studi elaborati dal team universitario hanno permesso quindi di conoscere meglio ciò che riguarda molte creature marine e sembra che questi proseguiranno, indirizzando le attenzioni alle turbolenze oceaniche e al modo in cui queste influenzano il comportamento delle specie ittiche.

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