Un’anziana vedova residente a Bergamo, mentre stava sistemando i quadri del defunto marito ha fatto una scoperta che non poteva immaginare.
Il signor Domenico Brescia, appassionato di pittura, ad insaputa della moglie aveva collocato dietro ad quadro un buono postale, probabilmente per farle una sorpresa.
La donna però ha scoperto questa sorpresa, a molti anni di distanza e quando l’uomo era ormai deceduto. Il buono trovato dalla signora 90enne a distanza di molti anni era un buono di un milione di lire che era stato emesso il 6 marzo 1986, ovvero il giorno del suo compleanno.
Era dicembre quando la donna ha ritrovato questo regalo del marito, proprio vicino a Natale, per lei è stata come un segno del destino, un regalo natalizio da parte del marito defunto.
Quando però la donna ha deciso di incassarlo, le Poste hanno proposto di darle una somma inferiore al valore attuale del buono.
Non è il primo caso che succede. L’ufficio postale infatti avrebbe offerto la metà del denaro che spettava alla signora, questo secondo quanto affermato dall’avvocato a cui la donna si è rivolta.
L’avvocato Annalisa De Angelis e lo studio associato in cui lavora, hanno fatto contabilizzare il buono della signora da un commercialista, che ha stimato che il valore attuale era di 18.211 euro alla data del 14 dicembre 2016.
Invece il conguaglio fatto dalle Poste era di quasi ottomila euro.
Lo studio si è ripromesso di aiutare la signora ad ottenere quanto le spetta, ecco perché ha proceduto con una diffida alle Poste a pagare la somma spettante all’anziana.
Dallo studio De Angelis come riportato da Fanpage, hanno fatto sapere che in Italia si stima che ci siano circa 500mila piccoli risparmiatori nella stessa situazione della signora Esposito ovvero “Persone alle quali Poste italiane pretende di rimborsare buoni fruttiferi con un controvalore inferiore a quello a cui in realtà avrebbero diritto”
Dallo studio De Angelis arriva anche una raccomandazione a quanti si trovano nella stessa situazione della signora. Infatti vista la resistenza delle Poste ad erogare il giusto valore del buono sarebbe utile a chiunque volesse riscuotere un buono di apporre una liberatoria con tale dicitura:
“l’importo viene riscosso con espressa riserva di una verifica che lo stesso sia correttamente liquidato e dunque a titolo di acconto sulla maggior somma che si ritiene dovuta’”
Insomma se trovate un buono da qualche parte state attenti a farvi restituire la giusta somma e casomai rivolgetevi a qualche avvocato specializzato