Una donna vegana invia una lettera al vicino protestando per l’odore di carne cucinata che arriva in casa sua

Certi rapporti di vicinanza non sono sempre funzionali e a volte ci sono persone che, pur abitando l’una accanto all’altra, non riescono proprio ad andare d’accordo. Questo è ciò che è accaduto tra alcuni vicini di casa che si sono ritrovati a discutere animatamente su un argomento che ha coinvolto persino l’opinione pubblica del popolo del web.

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La vicenda accaduta in un sobborgo di Burns Beach ha visto la diatriba tra una donna di nome Sarah e i suoi vicini di casa. Sarah a quanto pare segue con la sua famiglia un regime alimentare vegano, mentre i suoi vicini, preferiscono mantenersi molto più sul classico. Proprio questo fatto ha dato vita alla disputa che li ha coinvolti, a causa del forte odore di carne cucinata che dalla casa dei vicini di Sarah giungevano fino alla sua.

Famiglia vegana non sopporta più l’odore di carne cucinata dei vicini e gli invia una lettera di lamentele.

A quanto pare, questo problema si è manifestato in così tante occasioni che la donna non ha più potuto resistere e questo ha dato vita a delle conseguenze che oltre a rovinare completamente il loro rapporto di vicinanza, ha alimentato una polemica sui social.

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Piuttosto che affrontare la faccenda faccia a faccia Sarah ha preferito scrivere una lettera ai suoi vicini, invitandoli a chiudere le finestre della loro casa, per non costringere lei e la sua famiglia a sentire gli sgradevoli odori della loro cucina.

I vicini di casa di Sarah hanno trovato questa lettera priva di logica e invece di assecondare le sue richieste, ritenute troppo stravaganti, hanno deciso di pubblicarla in rete, alimentando una polemica che sembra incapace di spegnersi.

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Migliaia di persone sono intervenute sulla faccenda, raccontando il proprio punto di vista su faccende di questo tipo. Molti hanno ritenuto che la richiesta di Sarah oltre che educata fosse anche legittima, ma ci sono anche moltissimi utenti che viceversa vedono una pretesa del genere come qualcosa di inaccettabile.

Diverse voci hanno suggerito alle parti di intervenire per vie legali sulla vicenda, lasciando che siano le autorità a decidere su quale sia il comportamento corretto da tenere in casi di questo tipo. I dibattiti inarrestabili che si sono generati, da quando la lettera è stata pubblicata online, hanno esacerbato enormemente le frustrazioni delle due famiglie, quando invece, un semplice contatto diretto e un banale compromesso avrebbero potuto mettere fine al problema in un batter d’occhio.

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