Sperava solamente di cambiarsi nello spogliatoio di una piscina, prima di fare un bagno, ma si è trovata di fronte ad una scena totalmente inaspettata. Quando si entra in una struttura sportiva, solitamente, si utilizzano gli spogliatoi per cambiarsi o semplicemente posare borse o quant’altro.
Queste strutture sono predisposte con spogliatoi distinti per genere, sia per una questione di privacy ma anche per permettere alla clientela di sentirsi a proprio agio.
Non è stato questo il caso però di una donna, che dopo aver praticato attività fisica, è entrata nello spogliatoio adibito alle donne trovandosi di fronte ad una situazione inaspettata.
La donna ha infatti dichiarato di essere andata a fare acquagym, e quando è entrata nello spogliatoio, si è trovata di fronte ad un bambino di circa 11 anni.
La donna indossava già il costume e quindi ha dovuto solo spogliarsi degli abiti ma si è sentita ugualmente molto imbarazzata nel doverlo fare di fronte ad un ragazzino sconosciuto di quell’età.
Quando successivamente la donna è uscita dallo spogliatoio, ha spiegato l’accaduto ad un suo amico. Questo infatti l’aveva vista parecchio turbata, e dopo aver sentito la versione della donna, è andato subito a parlare con la mamma del bambino.
La mamma del bambino si è parecchio infastidita della polemica che si è creata, ed ha risposto ad entrambi che ha tutto il diritto di poter portare il figlio nello spogliatoio femminile in quanto il bambino ha solo 11 anni.
La donna a quel punto è andata a parlare con la direzione della piscina, dicendo che trova assurdo che un bambino di 11 anni non debba usare uno spogliatoio maschile.
Dopo che la donna ha reso nota la vicenda sui social, ha ricevuto parecchi commenti di utenti dal parere altalenante.
Ci sono state persone che hanno compreso il disagio provato da questa donna ed hanno inoltre aggiunto che l’età massima per un bambino, per accedere agli spogliatoi femminili dovrebbe essere di circa 8 anni.
Per altri utenti invece la presenza del bambino non è affatto strana, anzi alcuni hanno sottolineato il fatto che anche per il piccolo entrare in uno spogliatoio maschile, senza la mamma, può essere molto più complesso.
In questi casi dovrebbero essere gli stessi genitori a chiedere i permessi necessari alla struttura in cui si trovano, e quest’ultime hanno il compito di garantire ai propri clienti un ambiente sicuro, con regole per ogni età e creando cabine singole in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e in tranquillità.